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Alcatraz Serie Ita



La Fox ordinò la produzione di un episodio pilota nel settembre 2010[4], affidata alla Warner Bros. Television e alla Bad Robot Productions, casa di produzione di J.J. Abrams. Oltre ad Abrams, figurano come produttori esecutivi anche Bryan Burk e Elizabeth Sarnoff, quest'ultima autrice della sceneggiatura insieme a Bryan Wynbrandt e Steven Lilien. Danny Cannon è invece il regista del pilot[5]. In seguito, dopo la produzione dei primi episodi, Elizabeth Sarnoff, che ricopriva anche il ruolo di showrunner, fu sostituita nelle sue funzioni da Jennifer Johnson e Daniel Pyne, anche se continuò a supportare la produzione della serie come consulente[6].




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J. J. Abrams, presentando la serie, spiegò che Alcatraz era stato concepito con caratteristiche che richiamano le serie episodiche, ovvero con episodi dalla forte trama verticale, anche se collegati da una ricca mitologia[7]. Ogni episodio ha quindi un caso della settimana che si risolve nell'episodio stesso, ma nel prosieguo della serie emergono importanti domande che costituiscono la trama orizzontale; ciò per rendere gli episodi soddisfacenti anche ai telespettatori occasionali[7]. La showrunner Jennifer Johnson dichiarò che il cuore della serie è essenzialmente un police procedural[8].


Sarah Jones, in un'intervista, presentò la serie come un procedurale ibrido, dove i casi della settimana sono bilanciati dall'evoluzione dei personaggi e dall'arricchimento della mitologia[10]. Sam Neill ebbe invece occasione di elogiare l'atmosfera inquietante dell'ex prigione, definita come un posto ideale in cui ambientare una serie mystery[11]; mentre per Parminder Nagra si tratta di una serie allo stesso tempo snervante e intrigante[16].


Le riprese dell'episodio pilota si sono svolte nel mese di febbraio 2011 presso San Francisco, compresa l'isola di Alcatraz, e nei pressi di Vancouver, nella Columbia Britannica, location principale della serie[17][18].


Dopo aver visionato il pilot, la Fox approvò la produzione di una prima stagione completa il 10 maggio 2011[19][20]. Il 1º dicembre 2011 fu annunciato che la serie avrebbe debuttato nei palinsesti televisivi statunitensi il 16 gennaio 2012[21].


La première della serie registrò un'audience soddisfacente, raccogliendo negli Stati Uniti 10.051.000 telespettatori, pari a circa il 9% di share[22]. Tuttavia, gli ascolti scesero durante il corso della stagione, il cui finale fu seguito da 4.780.000 spettatori, pari a una percentuale di rating/share di 1,6/4 nella fascia di riferimento 18-49 anni[23].


Nel mese di giugno 2011, ai Critics' Choice Television Awards Alcatraz fu selezionata come una delle nuove serie televisive più promettenti della stagione televisiva 2011-2012[24]; mentre il 20 luglio 2011 l'episodio pilota destò reazioni mediamente positive tra il pubblico e la critica televisiva al Comic-Con di San Diego, dove venne proiettato in anteprima[25][26][27].


Secondo Variety, Alcatraz è una serie che, al pari di Fringe e Person of Interest, è dotata di una fantastica premessa, dotata di potenzialità che offrono ai produttori materiale per sviluppare molte stagioni[28]. Per il New York Times si tratta di una coraggiosa innovazione nella ricca collezione di police procedural che intasano i palinsesti televisivi[29]; mentre secondo il Wall Street Journal la serie non delude gli spettatori, dotati di una mente avida di sapere, che in precedenza hanno seguito fiction come Lost, 4400 e The Event[30]. Altre testate, come TIME e USA Today, misero in luce alcune somiglianze con Fringe e non si dimostrarono particolarmente colpite dai primi episodi, anche se evidenziarano margini di miglioramento[31][32].


Il primo spagnolo a documentare l'isola fu Juan Manuel de Ayala, che mappò la baia di San Francisco nel 1775 e nominò una delle sue tre isole "La Isla de los Alcatraces", che si può tradurre come "L'isola delle sule" ma comunemente veniva tradotta come "L'isola dei pellicani",[3][4][5][6][7] dallo spagnolo arcaico alcatraz ("pellicano"). Nel giro di dieci anni, il nome spagnolo "Alcatraz" divenne popolare. Nell'agosto del 1827, il capitano francese Auguste Bernard Duhaut-Cilly scrisse "...passando l'isola degli Alcatraze (pellicani)... è coperta da un numero incalcolabile di questi uccelli. Un colpo di cannone lanciato contro queste legioni pennute le fece volare in una grande nuvola con un rumore come di un uragano."[8] Il pellicano bruno della California (Pelecanus occidentalis californicus) attualmente non nidifica più sull'isola. Gli spagnoli in questo periodo eressero delle piccole strutture sull'isola.[2]


The two meet for the second major in a row after Goffin prevailed in four sets in the second round at Roland Garros in late May. That triumph extended the Belgian's ATP Head2Head series lead against Tiafoe to 4-1, but can the American respond on Sunday on the Wimbledon grass?


Mostly in the back of my head, here are future novels that you might be able to expect in the Cosmere. Night Brigade (Threnody novel). Dragonsteel (Hoid backstory series.) Silence Divine (Ashyn novel). Aether World series. Mythos series (new planet, though this is the off-world nickname right now).


One of the highlights this year and a bit of last was getting to work with Brandon and Brotherwise on defining the look of the characters for the Stormlight Archive miniatures. From the beginning, we saw an opportunity to not only create cool miniatures, but to also make a body of artwork that can serve as a visual base for what we do with visually with this series for a long time. I look forward to continuing to work with Brandon, Ben McSweeney, and Brotherwise on fleshing out Roshar. Cool things are in store!


Scritto da ALEXIEJ 70Una buona notizia: Matteo e Jannik non incontreranno fino ai quarti nè Alcaraz nè le prime quattro teste di serie. Rischia solo Jannik di incontrare Nadal agli ottavi o lo stesso Matteo. Anche Fritz non dovrebbero incontrarlo se non ai quarti.


Scritto da GingMa dai Sinner era ritornato in top 10, come da ad essere testa di serie numero 11!? Tanto devono organizzarci sempre sorteggi sfavorevoli.Avanti: dateci il primo turno con Bublik, il secondo con Alcaraz, il terzo con Fritz ed il quarto con Medvedev


Una buona notizia: Matteo e Jannik non incontreranno fino ai quarti nè Alcaraz nè le prime quattro teste di serie. Rischia solo Jannik di incontrare Nadal agli ottavi o lo stesso Matteo. Anche Fritz non dovrebbero incontrarlo se non ai quarti.


Ma dai Sinner era ritornato in top 10, come da ad essere testa di serie numero 11!? Tanto devono organizzarci sempre sorteggi sfavorevoli.Avanti: dateci il primo turno con Bublik, il secondo con Alcaraz, il terzo con Fritz ed il quarto con Medvedev


"Alcatraz officially closed". La prima stagione di Alcatraz si era chiusa con tutti i piccoli misteri disseminati in verticale, puntata dopo puntata, che si avviavano verso una risoluzione, con un personaggio chiave, quello di Tommy Madsen, che era finalmente spuntato fuori e l'eroina protagonista, sua nipote Rebecca, in fin di vita su un letto d'ospedale. Ma resterà tutto fermo così visto che la Fox ha deciso di cancellare la serie televisiva di JJ Abrams, firma che evidentemente non è bastata a tenere alto il morale dell'azienda di Rupert Murdoch. Eppure qualcosa di buono c'era nel plot narrativo legato a doppio filo con gli episodi stand-alone che sarebbero dovuti bastare a placare la sete d'azione dello spettatore medio. Poi tutto quel clamore che ha suscitato la contemporaneità italiana con gli Usa, con Mediaset Premium a suonare le fanfare per un evento che alla fine è risultato essere un tragicomico flop.


Cosa non ha funzionato? Il cast era stellare, la recitazione era ottima, la trama (essenzialmente un police procedural) reggeva con la materializzazione nel 2012 dei detenuti scomparsi da Alcatraz all'inizio degli anni '60, c'era la possibilità di creare almeno altri 100 episodi, non soltanto 13. Dal punto di vista tutto italiano, sicuramente il prodotto è stato presentato non dico male, ma anche di più, allo spettatore, indovinando esclusivamente il giorno della programmazione (ogni lunedì). Mediaset ha provato con gli hashtag di Twitter, praticamente poco più di due ore prima dell'inizio della prima puntata con un debolissimo #AlcatrazITA spinto a suon di tweet da tutta la "forza lavoro" dell'azienda, da Guido Meda fino ad Aldo Serena (!!!), che non sono certo i Fiorello o i Laura Torrisi del microblogging. Ma lo sbaglio più grande che è stato fatto a Mediaset è stato quello di gigioneggiarsi a sbandierare una "contemporanea con gli Usa" che, di fatto, ha stroncato le possibilità di successo della serie qui in Italia.


Un episodio alla settimana in italiano ed uno in lingua originale ha fatto perdere tutto il pubblico meno avvezzo all'attenzione e all'arte della tv, riducendo quello che sarebbe dovuto essere l'eventone del Lunedì, ad una rimpatriata per mangia-serial-e-popcorn (ed io, ahimé, sono tra questi). Peccato, perché le premesse c'erano tutte. Alcatraz era una serie che prometteva davvero di far fuoco e fiamme, nonostante si fosse intuito sin dalle prime sequenze che non avresti mai potuto paragonarlo a quello che è stato Lost. E qui casca un altro difetto di gestione nell'immagine del marchio "Alcatraz": Fringe e Person of Interest nascono da JJ Abrams, nessuno si è sognato lontanamente di fare paragoni con quella rivoluzione bellissima che fu "l'isola". Ma sulle avventure dei detenuti del carcere di massima sicurezza si è giocato troppo ai confronti, dall'isola in se', dal "mistero misterioso" fino al personaggio di Diego Soto, intepretato da Jorge Garcia che è stato e resterà fino alla fine della sua carriera marchiato a fuoco con il personaggio di Hugo Reyes della serie sui "naufraghi della Oceanic". Anche perché è davvero troppo grande per nascondersi! 2ff7e9595c


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